Gli alberi di Natale decorati hanno le loro radici in Alsazia prima del 1500. In Tirolo, la tradizione compare a partire dalla metà del XIX secolo: nel 1841, il governatore Clemens Graf von Brandis fece allestire per la prima volta un albero decorato con candele per sé e per la sua famiglia all’Hofburg di Innsbruck – dando così il via a un'usanza che si diffuse molto rapidamente. Tuttavia, ben presto la tradizione dell’albero di Natale creò dei conflitti, soprattutto a causa dell’impatto sui boschi locali. Il 17 dicembre 1925, il settimanale Tiroler Bauernzeitung riportava:
“Considerata la dannosa e sconsiderata distruzione dei boschi locali dovuta all’abbattimento arbitrario di alberi di Natale senza rispetto della cura del bosco, si richiama con insistenza l’attenzione sul fatto che l’abbattimento arbitrario di alberi freschi nei boschi altrui è punibile ai sensi del §60 RFG come crimine forestale. Pertanto, chiunque intenda raccogliere alberi di Natale nei boschi altrui deve prima ottenere il permesso dal proprietario del bosco; per quantità maggiori destinate alla rivendita, occorre anche il certificato comunale.”
Nel 1925, la discussione non riguardava solo l’abbattimento degli alberi di Natale, ma anche il loro prezzo di vendita. Sul quotidiano Innsbrucker Nachrichten del 21 dicembre 1925 si leggeva:
Il prezzo degli alberi di Natale è notevolmente calato da sabato. Si possono trovare dei bei abeti bianchi di grandi dimensioni già a cinque scellini, gli abeti rossi costano tra 40 g e 3 S; abeti bianchi di uguale altezza costano circa il 30% in più. Questi prezzi indicativi sono stati stabiliti dal commerciante Fröhlich. I venditori si lamentano delle alte tariffe di posteggio imposte dall’ufficio del mercato; esse ammontano a 60 g per metro lineare, cosicché un venditore deve pagare tra sei e sette scellini al giorno. Il commercio procede lentamente, e nonostante il significativo ribasso dei prezzi, i venditori non riescono a coprire le spese.”
In Alto Adige, invece, nel dicembre 1925 un presunto “divieto degli alberi di Natale” fece discutere molto. Il Volkszeitung precisava il 19 dicembre:
“Le notizie diffuse dalla stampa relative ad un divieto degli alberi di Natale in Alto Adige potrebbero essere riconducibili al seguente motivo. Nella popolazione si vociferava che il commissario forestale volesse vietare l’abbattimento degli alberi di Natale per il rischio di crimini forestali. In effetti, gli alberi di Natale sono apparsi sul mercato solo il 13 dicembre, il che sembrava confermare tale supposizione. Il commissario della prefettura ha poi dichiarato nel suo decreto che si trattava di un malinteso. Non è mai esistito un divieto formale di abbattimento degli alberi di Natale.”