Il bostrico minaccia le foreste tirolesi

Ieri come oggi, un parassita delle foreste: il bostrico. © Gemeinfrei, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=275884

Strategie contro il parassita di 100 anni fa
Negli ultimi anni, il bostrico ha causato danni devastanti nelle foreste dell‘Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino. Gli esperti parlano di un'infestazione di bostrico senza precedenti. Per prevenire un'ulteriore proliferazione del parassita e mantenere la funzione protettiva delle foreste, soprattutto in considerazione della crisi climatica, sono state sviluppate delle strategie transfrontaliere.
Come veniva affrontata l'infestazione da bostrico dagli abitanti del Tirolo 100 anni fa? Lo testimonia un avviso pubblicato nella pagina degli annunci del giornale Lienzer Nachrichten il 28 marzo 1925:
"Le devastazioni nei boschi causate dalle nevicate nell’ultimo periodo mi inducono – essendo tali calamità spesso seguite da infestazioni di insetti – a ordinare quanto segue per contrastare gli insetti, in particolare il bostrico, sulla base del §51 del R.F.G. [Reichsforstgesetz – legge forestale]:
Tutti i proprietari di boschi sono tenuti a ispezionare tempestivamente le loro foreste e a rimuovere il più rapidamente possibile il legname caduto a causa del peso della neve.
È necessario garantire almeno che la scortecciatura del legname caduto per il carico di neve sia completata prima che inizi il periodo di volo del bostrico, vale a dire entro la fine di aprile nelle zone più basse e entro la fine di maggio nelle zone più elevate, per non offrire al parassita luoghi adatti alla riproduzione.
L’estrazione dei tronchi privi della cima non è tuttavia consentita senza autorizzazione e può avvenire solo previa notifica e apposita disposizione. Lo stesso vale in caso di vendita delle masse di legname danneggiate, ai sensi del §1 della legge del 5 giugno 1797, L.G. n. 21.
Amministrazione distrettuale di Lienz,
23 marzo 1925.
Il capo del distretto: Dr. Kneussl”