Perché una Strategia europea contro il razzismo?
L’indagine del 2023 dal titolo “Discriminazione nell’Unione europea” dell’Eurobarometro - uno strumento che raccoglie sondaggi di opinione pubblica su diverse tematiche condotti per conto della Commissione europea - ha fornito le opinioni dei cittadini europei sulle principali forme di discriminazione e sulle misure da adottare per combattere il razzismo in Europa. Più della metà dei cittadini intervistati dichiara che nel proprio paese le principali forme di discriminazione sono dovute all’origine etnica Rom (65%), al colore della pelle (61%), all’origine etnica in generale (60%), all’identità di genere (57%) o all’orientamento sessuale (54%). In Italia la discriminazione basata sull’origine etnica è considerata “diffusa” dal 75% degli intervistati, mentre risulta essere più contenuta (50%) in Austria. In maniera simile, la discriminazione dovuta al colore della pelle è considerata “diffusa” dal 75% degli italiani, rispetto al 55% degli austriaci. Al contrario, l’indagine del 2023 mostra che la discriminazione dovuta alla religione o alle convinzioni personali è considerata meno diffusa (42%) rispetto al precedente report del 2019 (dove la percentuale ammontava a 47%).
L’indagine dell’Eurobarometro mostra, inoltre, che circa un intervistato su cinque dichiara di essersi sentito personalmente discriminato o di aver subito molestie a sfondo razzista negli ultimi 12 mesi, un dato in crescita di 4 punti percentuali rispetto all’indagine del 2019. Questa tendenza è evidente anche per i singoli paesi: in Austria il 29% degli intervistati dichiara di essersi sentito discriminato o essere stato molestato nell’ultimo anno (2 punti percentuali in più rispetto al 2019). Anche se leggermente inferiore, il 18% degli italiani afferma lo stesso con un aumento di 3 punti percentuali rispetto all’indagine precedente.
Alla luce di questi dati sulle principali forme di discriminazione in Europa, la Commissione europea vuole presentare la prima strategia globale per combattere il razzismo e la discriminazione razziale. La Strategia 2026-2030 intende promuovere una società inclusiva e libera dalla discriminazione razziale, basandosi sul piano d’azione contro il razzismo attuale che scade alla fine del 2025.
Perché una consultazione pubblica sulla Strategia?
La Commissione europea ha aperto una consultazione pubblica per definire la Strategia contro il razzismo per il periodo 2026-2030, in modo che i cittadini europei possano esprimere la loro opinione. Infatti, l’Eurobarometro 2023 indaga sull’efficacia delle misure attuali per combattere tutte le forme di discriminazione. Alla domanda su quanto siano efficaci queste misure nel proprio Paese, il 38% degli intervistati le considera "moderatamente efficaci”, con una tendenza al rialzo di 2 punti percentuali rispetto all’indagine del 2019. In maniera simile, il 44% dei cittadini intervistati ha affermato che le proprie autorità locali non stanno facendo abbastanza per promuovere una cultura della diversità. In Italia questa percentuale è di gran lunga superiore alla media europea, con il 62% degli intervistati che ritiene le proprie autorità locali non stiano facendo abbastanza, mentre risulta essere inferiore e in linea con la media UE in Austria (42%).
La consultazione pubblica avviata dalla Commissione europea per definire la futura strategia antirazzismo dell’UE è aperta dal 15 aprile 2025 all’08 luglio 2025 ed è disponibile al seguente link.