Lo stato dell’arte dell’innovazione in Europa
La Commissione europea ha aperto una consultazione pubblica fino al 03 ottobre 2025, invitando tutte le parti interessate a fornire dei riscontri in merito ad una nuova proposta legislativa sull’innovazione, ovvero l’Atto europeo per l’innovazione. L’Unione europea, infatti, produce ricerca e innovazione di alta qualità e dispone di diversi strumenti per aumentare la propria potenza innovativa. Il numero delle start-up tecnologiche create ogni anno in Europa ha superato quello osservato negli Stati Uniti nel periodo 2019-2023, con una media di circa 15.000 nuove start-up tecnologiche ogni anno, rispetto alle 13.700 negli Stati Uniti. Nonostante questi dati positivi, permangono delle difficoltà nella capacità delle start-up di avere successo nel mercato globale, in termini di scalabilità, di disponibilità dei finanziamenti e di attrattività di capitale al di fuori dei confini dell’UE.
La necessità di un’iniziativa legislativa per l’innovazione era emersa già a settembre 2024 quando Ekaterina Zaharieva - Commissaria europea per le start-up, la ricerca e l’innovazione - aveva menzionato la necessità di semplificare il quadro normativo e di supportare le start-up. Inoltre, uno dei 3 pilastri del Competitiveness Compass, pubblicato dalla Commissione europea lo scorso febbraio, prevede di colmare il gap in termini di innovazione a livello europeo, che può essere effettuato tramite l’adozione della proposta legislativa citata sopra. In questo contesto, si inserisce anche la recente Strategia europea per le start-up e le scale-up, adottata a maggio 2025, la quale sottolinea la necessità di adottare un atto per l’innovazione, al fine di semplificare il quadro normativo esistente.
L’obiettivo dell’Atto europeo sull’innovazione è quello di migliorare le condizioni delle imprese innovative europee, comprese le start-up e le scale-up, e garantire la diffusione dell’innovazione nel mercato unico dell’UE. Questo permette anche di favorire il completamento del mercato interno europeo, nonostante permangano delle difficoltà relative alla politica fiscale, che rimane di competenza degli Stati Membri. L’Atto europeo per l’innovazione mira, inoltre, a ridurre la burocrazia, creando un contesto normativo semplificato e più favorevole all’innovazione. Allo stesso tempo, la proposta legislativa prevede di facilitare l’accesso ai finanziamenti, alle infrastrutture europee di ricerca e tecnologia e ai beni intellettuali prodotti dalla ricerca e dall’innovazione.
Sfide e Opportunità
A livello europeo la difficoltà principale per l’innovazione è quella di trasformare la ricerca all’avanguardia in prodotti scalabili e commerciali di successo. Infatti, nonostante l’UE produca scienza e ricerca avanzata a livello globale, non tutte le innovazioni riescono a raggiungere un tasso di maturità tale da resistere alle leggi del mercato.
Durante un recente incontro promosso dalla rete regionale ERRIN (European Regions Research & Innovation Network), si è parlato della proposta legislativa per l’innovazione, sottolineando che, mentre il 60% di tutte le scale-up globali ha sede in Nord America, solo l’8% ha sede nei Paesi dell’UE.
Tra le altre sfide, si menzionano le seguenti:
barriere normative e amministrative;
accesso ai finanziamenti;
accesso ed espansione ai mercati, dovuto a 27 sistemi giuridici differenti che limitano l’espansione transfrontaliera delle start-up;
accesso ai talenti;
accesso alle infrastrutture, alle reti e ai servizi.
Queste sfide possono essere affrontate attraverso diverse azioni, tra le quali:
regolamentazione semplificata, armonizzata e più favorevole all’innovazione, grazie all’utilizzo dei pacchetti Omnibus e di sandbox normativi;
maggiori finanziamenti per le start-up e le scale-up;
rapida espansione del mercato;
sostegno ai migliori talenti in Europa;
migliore accesso alla ricerca all’avanguardia, alle strutture tecnologiche e alle competenze specialistiche, ad esempio tramite la commercializzazione dei risultati delle ricerche con le università o altri enti pubblici.
I portatori di interesse di diversi settori - le imprese, le università e la società civile - sono invitati a partecipare alla consultazione pubblica relativa all’Atto europeo per l’innovazione fino al 03 ottobre 2025 al seguente link per contribuire a creare un’Europa più innovativa.