La Presidenza del Consiglio dell’Unione europea, che cambia regolarmente ogni sei mesi, è passata ad inizio luglio alla Danimarca. La Danimarca detiene per l’ottava volta la Presidenza di turno del Consiglio, questa volta nell’ambito di un trio di presidenza con Polonia, la cui Presidenza è terminata a fine giugno, e Cipro che assumerà la Presidenza all’inizio del 2026. Fino alla fine di quest’anno, quindi, le priorità politiche e strategiche in seno al Consiglio dell’UE saranno definite anche a Copenhagen. Il motto di questa Presidenza, “Un’Europa forte in un mondo che cambia”, racchiude gli obiettivi della Danimarca, che lavorerà per rendere l’Europa sicura, competitiva e sostenibile.
Sul lato della difesa e della sicurezza, la Danimarca si impegnerà per rafforzare l’industria della difesa europea, al fine di rendere l’UE più robusta e resiliente e assumersi una maggiore responsabilità per la propria sicurezza, diventando autonoma entro il 2030. Allo stesso tempo, la Presidenza danese afferma la necessità di consolidare l’influenza geopolitica dell’UE perseguendo partenariati globali reciprocamente vantaggiosi, che includono accordi di politica commerciale, cooperazione economica e mobilitazione di finanziamenti.
Per quanto riguarda la competitività, la Presidenza danese sosterrà la transizione verde come motore di crescita, concentrandosi sulla decarbonizzazione delle industrie europee e garantendo l’accesso alle materie prime essenziali e all’energia a prezzi accessibili. Allo stesso tempo, la Presidenza intende semplificare la normativa e migliorare la regolamentazione per facilitare le operazioni delle industrie in modo da rafforzare la competitività dell’UE. Inoltre, per rendere l’Europa più competitiva è necessario colmare il divario di innovazione nelle tecnologie critiche, come l’intelligenza artificiale. Per questo motivo, la Danimarca darà priorità alla creazione di un quadro per la ricerca e l’innovazione di eccellenza, promuovendo la cooperazione tra settore pubblico e privato.
Al fine di rendere l’Europa più sostenibile, la Presidenza danese lavorerà per avanzare le soluzioni europee alle principali sfide legate al clima, alle risorse, all’inquinamento, alla natura e alla biodiversità basandosi sulle misure già esistenti come il Green Deal, il Clean Industrial Deal e l’ottavo Programma d’azione per l’ambiente. A questo proposito, la Danimarca darà continuità agli sforzi già intrapresi per negoziare un obiettivo climatico per il 2040, che porti al raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050.
Il prossimo turno di presidenza al Consiglio dell’UE sarà assunto da Cipro, da gennaio a giugno 2026. L’Italia assumerà la Presidenza del Consiglio nel 2028, mentre l’Austria l’ha già ricoperta nel 2018 e dovrà attendere qualche anno prima di riavere la presidenza - ogni Stato membro, infatti, ha un turno ogni tredici anni e mezzo.